LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Antonella Catini
afonia

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
Alla fine, il fallimento è fatale! L’immateriale non consente traduzione, l’idea non permette trasmigranti metafore. Giace a terra, esangue, il cadavere del verbo: straziato nella carne, rivoltato, rigirato, fatto a pezzi. Esanime ha esalato l’ultimo soffio, silenzioso, compreso, decifrato. Tentativi ciclopici, a costo di sangue, a costo di delirio, non hanno partorito che detriti e macerie. Il giorno del Giudizio ha decretato l’estrema sentenza: la parola non concede riscossa. Ci appare col volto divino ed il corpo plasmabile, sorride, illudendoci di nuove vittorie, blandisce, carezza, consente; si allarga, si chiude, si stringe. Dilata il senso, lo comprime, allunga il significato a vette astrali. E’ argento fuso, è oro sciolto, è magma primordiale ammantata di maschere di vento. Cedevole, prende la forma della nostra superbia , ne assume il volto, ne assorbe personalistici connotati. Falsa, si burla di presunzioni austere, di certezze manifeste, di assiomi codificati, di verità incise nel fuoco. Le nostre verità. Materia immateriale, forgiata da nani, si eleva a giudice spietato col ghigno del cinismo e ride, alla fine dell’opera, guardando il sudore della fronte, indulgendo alla contemplazione del peso sotto cui, schiacciato, tenta l’estrema sfida l’umana gloria. L’idea, concepita senza lingua, musica afonica paga di se stessa, sorride beffarda al misero frutto partorito da prometeo, ancora una volta dilaniato nelle viscere per aver troppo osato. Riposa quieta, in silenziose verità, l’intuizione: grazia di per sé, unica panfonia , sinfonica armonia. Essa illumina con uguale voce l’illusione di vivere, quella di comunicare, la stessa di trasmettere. Con unico canto, in ingannevole, inequivocabile, indistinto, ammanta di luce irradiata da se stessa: nessuna traduzione è richiesta, nessuna spiegazione necessaria. Solo il silenzio è trasmettitore di parole , solo esso non equivocabile strumento per ascendere agli dei.
Simili a titani scacciati, ci cimentiamo nell’impresa inumana di dare un nome a ciò che nome non possiede: la bellezza, la gioia, l’amore, la disperazione, l’ossessione, la deriva, la morte. Il domandarsi, il chiedersi, l’interrogarsi, non sono domande, ma assiomi. Simili a schiavi, illusi di condivide l’eterno, armeggiamo con armi spuntate per
uscire dalle nostre solitudini, incapaci di capire che solo la solitudine è la nostra dimensione. E così, tentiamo l’impossibile impresa credendoci demiurghi nel disperato tentativo di eterizzare la sezione di un istante, incontabile, invisibile nel magma indecifrabile del tempo senza tempo.

Nessun commento

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.